Termografia

Utilizzare la termografia e la termocamera

La termografia ad infrarosso, strumento oggi diffusissimo per l’attività di diagnosi, manutenzione e controllo in differenti settori. Questa metodologia permette un’indagine veloce e responsi immediati.
Si tratta di una tecnica di misura non invasiva della temperatura superficiale di un corpo.
Attraverso la termocamera viene rilevata la radiazione elettromagnetica emessa da un oggetto, successivamente questi dati vengono rielaborati in un’immagine in scala di grigio visibile da un monitor.

Ad oggi la termovisione, essendo una tipologia di indagine non invasiva o deleteria, viene ampiamente utilizzata in diverse applicazioni, come dal rilevamento dell’umidità, che può causare distacchi nell’intonaco, fino alla caratterizzazione materiale di un edificio e all’individuazione di elementi architettonici non visibili.
 

Le immagini termiche, attraverso le termocamere ad alta risoluzione termica (0.05/0.01°C) e di opportune tecniche di imaging, permettono di evidenziare chiaramente le discontinuità termiche causate da difetti di costruzione o conseguenti danneggiamenti. 

La termografia è quindi una tipologia di indagine che trova applicazione, in diversi settori e circostanze, quando si riscontra una variazione di temperatura a livello superficiale che può essere causata da una discontinuità nelle proprietà del materiale.
Nel settore edilizio la termografia viene ampiamente utilizzata, ma al fine di ottenere dei risultati precisi delle rilevazioni, è necessario che ci siano alcune condizioni ambientali ideali, come: condizioni atmosferiche stabili e invariate durante le diverse rilevazioni dei dati; assenza di fonti termiche d’interferenza sull’oggetto su cui si sta effettuando la misurazione. Il clima e gli oggetti presenti nell’ambiente di misura devono necessariamente rimanere stabili ed invariati durante l’analisi.